Coe e i tempi morti dell’atletica: “prendente il salto in lungo…” – ci saranno cambiamenti
Interessante presa di posizione di Sebastian Coe durante un’intervista di Athletics Weekly sui concorsi e sulla loro “vendibilità”. La cosa non va assolutamente sottovalutata (o peggio banalizzata, come spesso accade per qualunque idea) e considerata senza prendere atto della situazione – come invero sembra aver fatto World Athletics – e declinata con la solita chiusura preconcetta dell’appassionato di uno sport che non accetta alcun cambiamento. In passato, c’è da dire, pur partendo da considerazioni solide si è arrivati a soluzioni fallimentari (come quella del 6° e ultimo salto o lancio per i primi 3 della classifica definita dopo le prime 5 rotazioni, che definiva la classifica finale, come all’oratorio… paradossalmente uno poteva fare il record del mondo nei primi 5 lanci o salti e finire terzo). L’elefante nella stanza è quanto e come sia sostenibile la narrazione dei concorsi nell’atletica durante una manifestazione durante la quale si inseriscono numerose altre narrazioni, date dalle gare in pista. I dati sull’attenzione (o i parametri che riescano a far comprendere il fenomeno) degli spettatori in relazione ai concorsi non l’abbiamo, ma è più che probabile che una survey sulla questione ce l’abbia World Athletics e l’abbia commissionata, come sostiene lo stesso Presidente di […]
Seguir leyendo