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Doping, Iusco (salto in lungo) niente olimpiadi: l’antidoping rumeno l’aveva assolta, la WADA no

Doping, Iusco (salto in lungo) niente olimpiadi: l’antidoping rumeno l’aveva assolta, la WADA no

L’atleta rumena Florentina Iusco non prenderà parte ai Giochi olimpici di Parigi. La Corte Arbitrale dello Sport (CAS) ha infatti accolto il ricorso dell’Agenzia mondiale antidoping (la WADA) dovuto all’iter successivo ad un test antidoping positivo ad una sostanza vietata lo scorso anno. Durante un test antidoping fuori competizione, infatti, nell’aprile del 2023, era stata rilevata la presenza di furosemide, un diuretico inserito nella lista vietata dalla WADA. L’analisi era stata eseguita sui due campioni ed in entrambi i casi era stato confermato il risultato positivo. Ma il 1° febbraio l’Agenzia nazionale antidoping rumena l’aveva punita solo con un avvertimento. L’atleta non era stata infatti squalificata perché, a loro avviso, non si era rilevata né la colpevolezza né la negligenza nell’assumere quella sostanza. Purtroppo per lei, la WADA aveva presentato ricorso contro la decisione dell’agenzia antidoping rumane, al CAS, che ha ritenuto che la Iusco non avesse soddisfatto i requisiti per una constatazione di assenza di colpa o negligenza. Oggi, il Tribunale Arbitrale dello Sport, ha così imposto all’atleta una squalifica di due anni, con effetto retroattivo dal 1° febbraio, e allo stesso tempo ha squalificato tutti i suoi risultati dal 23 aprile dell’anno scorso. Nel 2015 a Praga la […]

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