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Indoor, rimettiamo i 200 e corriamo due finali come negli States (anche nei 400)

Indoor, rimettiamo i 200 e corriamo due finali come negli States (anche nei 400)

Negli ultimi campionati mondiali indoor di Glasgow abbiamo imparato una volta di più che le gare indoor sono decisamente più spettacolari delle gare all’aperto, e andrebbero certamente rivalutate e anzi, incentivate e meglio coltivate. Le manifestazioni al coperto hanno tutto per sfondare: si tengono al caldo, l’azione è sempre a “portata di mano” dentro un palazzetto, l’azione è più concitata, e lo spettacolo è più immediato. Temi questi che svilupperemo prossimamente. Ora vi porto con la memoria a qualche giorno fa. Sui 400 ai mondiali indoor di Glasgow abbiamo osservato Ayomide Folorunso correre in prima corsia in batteria: la gara per lei era già finita prima di iniziare e lo abbiamo scritto ante quo. Non solo le era capitata la serie più forte, ma addirittura la corsia peggiore: i turni nelle grandi manifestazioni fanno parte integrante della strategia dell’atleta e hanno un impatto maggiore. Andare forte in batteria garantisce una buona corsia in semifinale e quindi l’accesso in finale con una corsia migliore. Anche se la Folorunso fosse riuscita a passare il turno con i ripescaggi (arrivare tra le prime due era impossibile), si sarebbe trovata nuovamente in una prima o in una seconda corsia in semifinale, con l’asticella però […]

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