La surreale gestione dell’antidoping spagnolo secondo Relevo: positivi dimenticati, TUE retrodatati, contestazioni irregolari (e quindi nulle)
Il quotidiano on-line spagnolo Relevo sembra aver squarciato il velo di ipocrisia, apparentemente, sulla gestione dell’antidoping spagnolo. O almeno, questo lascia intendere l’articolo che linkiamo qui sotto. Con due inchieste giornalistiche di livello altissimo, infatti, Relevo ha messo a nudo pratiche e nomi che certo non si sposano con i principi dell’antidoping e della conseguente integrità delle competizioni delle quali dovrebbe sorvegliare il rispetto delle regole. Ma andiamo con ordine. Nell’articolo scritto da Josè Amoros e Natalia Torrente di ieri su Relevo si parte con una bomba mica da ridere (qui trovate l’articolo in originale), ovvero con questa frase: “lo sport spagnolo ha diversi positivi al doping non sanzionati e l’Agenzia mondiale antidoping lo sa“. L’Agenzia mondiale antidoping, chiaramente, è la WADA. Lo scenario già dalla prima frase, come capirete, è apocalittico: non si è ancora spenta l’eco della serie di Netflix dove Alex Schwazer puntava il dito proprio sul massimo organismo internazionale, che spunta questa inchiesta (solo giornalistica, in Spagna il doping non è ancora criminalizzato) che potrebbe destabilizzare alcuni Enti nazionali ed internazionali (ma anche no, come sappiamo). I due giornalisti scrivono infatti che diversi atleti trovati positivi dopo i controlli dell’antidoping spagnolo non sarebbero stati sanzionati negli […]