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Tortu, l’analisi dei 200 olimpici: Filippo “rallenta” nel 100 finale rispetto alla batteria

Tortu, l’analisi dei 200 olimpici: Filippo “rallenta” nel 100 finale rispetto alla batteria

PARIGI – davvero manna dal cielo i dati dai trasponder (posizionati dietro al pettorale) a queste Olimpiadi di Parigi 2024. Ovviamente ci possono essere delle discrasie visto che il dato non è assunto con delle fotocellule, ma di certo ci orientano a capire le prestazioni degli atleti. Abbiamo voluto analizzare le batterie e le semifinali dei 200 di Filippo Tortu. In batteria non si era mosso male, tanto da correre un tempo (20.29) che se rifatto in semifinale, l’avrebbe scarrozzato in finale. Una finale olimpica dei 200, dove un italiano non vi mette piede dal 1984, 40 anni, ovvero dalla finale di Pietro Mennea a Los Angeles 1984. Filippo corre i primi 100 in 10.56 e i secondi 100 in 9.77. Passaggio ai 150 in 15.26. Gli split ogni 10 metri dimostrano che Filippo ha raggiunto la velocità massima tra i 70 e gli 80 metri (con i parziali più veloci da 0″91), poi spegnendosi naturalmente come peraltro accade a tutti gli altri avversari. Una curiosità; nella sua batteria 0″91 rappresenta lo split più veloce in assoluto ed è stato raggiunto anche da Tebogo (ma molto prima e per più tratti, dai 50 agli 80), da Charamba (un solo tratto, […]

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